FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

mercoledì 23 dicembre 2020

CHRISTMAS STORIES (part 3)

Femminilizzazione forzata intro: ... Storiella di Natale in più puntate 

CHRISTMAS STORIES (part 1) - clicca qui per leggere

CHRISTMAS STORIES (part 2) - clicca qui per leggere 

Le porte dell'ascensore di sono appena chiuse, ma io continuo a guardare in quella direzione, impietrita mentre il ragazzo che mi impedito di cadere, scosta la ciocca di capelli che mi copre gli occhi e guardandomi mi sussurra "tutto bene?"
Tento di rispondergli, ma dalla bocca non mi esce nessun suono, mentre il secondo ragazzo continua
a massaggiarmelo.

"Guarda quanto è duro!"

Sposto lo sguardo verso di lui e lo guardo, mentre mi abbassa le mutande e lo libera.

"Scommetto che non vede l'ora di infilartelo"
Commenta un biondo accanto a lui.
"Cos'è, mi stai sfidando Mark?"
"Puoi contarci James"

James me lo lascia, si alza di scatto e su tira giù pantaloni e mutande, mi sorride e si gira, indietreggiando verso di me: non riesco a reagire e con le mani dietro la schiena, lo cerca, me lo trova e spingendosi verso di me, se lo infila in mezzo alle natiche.

Lentamente, e con delicatezza scivola dentro, fino al capolinea, rimango immobile tra un misto di
paura ed eccitazione: penso che non sono mai entrata dentro un uomo, mentre lui stringe le natiche e inizia a muoversi avanti e indietro; inizio ad emettere dei gemiti sommessi.

"Mark, dammi una mano che questa sembra una statua", dice James, e mentre io sento che le gambe iniziano a cedere, una mano si appoggia sulla mia bocca coprendola ed una voce mi sussurra all'orecchio "Questo farà un po' male".

Il male non si fa attendere: sento qualcosa che si infila nel mio buchetto, che mi penetra, che avanza
e non si ferma anche quando inizio ad urlare per il dolore. Poi inizia a uscire leggermente e spingere nuovamente fino in fondo, e ad ogni colpo sento il suo scroto che batte sulle mie natiche, mentre lo
stesso lo fa il mio su James.

"Al mio tre ci mettiamo tutti a carponi, ok?", dice Mark, "uno, due e tre!".

Ci mettiamo tutti e tre in ginocchio, senza uscire l'uno dall'altro, anche perché Mark con le sue mani
appoggiate sulle cosce di James, ci tira verso di se.
Liberata dalla mano sulla bocca, inizio a piagnucolare dicendo "Vi prego, basta, non voglio!", anche se l'eccitazione sta prendendo il sopravvento e continuo ad emettere gemiti di piacere incontrollati.

Chiudo gli occhi per dei secondi interminabili, mentre Mark mi prende le braccia e le tira verso sé, fino a che non sento qualcosa che mi sfiora le labbra: riapro gli occhi e con essa la bocca che si allarga sempre di più facendo entrare fino alla gola un grosso cazzo che improvvisamente mi si è parato davanti.

Invece di respingerlo inizio a leccarlo, a muovere la lingua sempre più veloce, in preda ad una eccitazione in crescendo, a ritmo con chi mi sta penetrando e con chi sto penetrando.
Mentre sono in balia di quei tre uomini, altre due mani mi prendono i miei polsi e me li allontanano dalla schiena, fino a farmi prendere in mano due membri in erezione.

Senza che qualcuno apra bocca, comincio a masturbare i due nuovi arrivati, mentre aumentando la frequenza, sento che gli altri tre iniziano ad ansimare ed a godere.

In rapida successione, sento del liquido caldo entrarmi nel fondoschiena e riempirmi la bocca, mentre io, continuo ad averlo in erezione e non mi sono accorta di essere già venuta da minuti.



Quasi non faccio neanche in tempo a deglutire che altri due ragazzi danno il cambio, e altri due e altri
due ancora.

Soddisfatto anche l'ultimo maschietto, i ragazzi si allontanano lasciandomi sfinita a terra, con il mio
corpo che inizia a tremare per lo sforzo e con le lacrime che mi rigano il volto pensando alla violenza subita.

Ritorna da me James , si avvicina e mi sussurra all'orecchio "Sei stata fantastica tesoro"; la sua mano si posa sulla coscia sinistra, sale ed arriva al mio membro ancora duro, iniziandolo a masturbare, dapprima piano, poi sempre più velocemente fino a che uno spruzzo parte inondandomi il petto e parte del viso.

Mi aiuta ad alzarmi e mi trascina verso la porta dell'ascensore, lo chiama e poi mi fissa negli occhi: attimi interminabili, io li chiudo, mi avvicino con la bocca alle sue labbra aspettando un suo bacio, ma le porte si aprono.

Una spintarella, la selezione del piano e le porte che si chiudo.

Sento solo un "Grazie Stella!".

Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd - 23 dicembre 2020

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