FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

sabato 19 dicembre 2020

CHRISTMAS STORIES (part 2)

 Femminilizzazione forzata intro: ... Storiella di Natale in più puntate

CHRISTMAS STORIES (part 1) - clicca qui per leggere

 

Apre la porta e ci incamminiamo in un lungo corridoio, lei cammina spedita, tenendo tesa la catena ed io faccio fatica a seguirla con quei trampoli: non so come faccio a non essere ancora caduta a terra come un salame.

Cammina decisa, con il suo tacco 12 avvolto in delle calze bianche sorrette dagli autoreggenti, una magliettina corta rosa pastello, con spalline e bordino bianco che le tiene scoperte le spalle, ma per di più, il sedere che ad ogni passo sculetta e fa vedere le mutandine bianche.

Si ferma ad una porta di destra, con su scritto "Direzione", due toc e alla voce avanti, apre la porta: entriamo.

Seduta sulla sedia dietro la scrivania, Denise, la direttrice, l'ho incontrata di sfuggita quando sono stata assunta, un saluto e poi attacca:

"Si è comportata bene?"

"Si, ha svolto il suo lavoro con eleganza"

"Qualcuno si è lamentato?"

"No, più che altro erano stupiti"


Alzandosi e dirigendosi verso di me, la direttrice mi guarda dal basso in alto e continua:

"E come cammina sui tacchi"

"Beh, un po' impacciata ma impara"


Poi avvicinandosi ulteriormente a me, posa la sua mano sul mio membro e mi sussurra:

"Ti fanno male da morire i piedi vero?"

"Si signora, se si potesse..."

"Qualcosa di più comodo come un tacco 12 vero?"

Qualche secondo di pausa: mi ha messo nel sacco; ricordando la frase di Sandra e quel "la serata inizia ora", annuisco, senza aprire bocca.

"Ecco, puoi sederti, avrai la gola secca, ecco su bevi tutto, che poi ti sentirai meglio"

Mi siedo mentre Sandra mi apre i lucchetti e mi toglie quelle scarpe che mi stavano torturando, poi mi dice "spogliati tutta Stella, e indossa pure i miei vestiti, mentre camminavi li fissavi come se avessi una voglia matta di metterti"

Divento rossa in viso, non so se per il fatto che mi ha chiamato con un nome femminile, o per il fatto di indossare i suoi vestiti ancora caldi.

"Però truccala un po', se no non sembra credibile".
Ci spogliamo simultaneamente, vedo il suo corpo incredibilmente perfetto e non riesco a contenere l'eccitazione, lei se ne accorge, ma non mi da corda, appoggia i vestiti sul bracciolo della sedia e si infila un vestitino verde, senza mettersi nulla di intimo sotto.

 

Finito di vestirmi, prende dal cassetto un paio di scarpe tacco 12 con laccetto e me le infila ai piedi, "perfette" esclama "con queste camminerai benissimo", poi un trucco leggero, una parrucca bionda corta ed esclama "voilà".

"È pronta?"

"Si, che te ne pare?"


"Allora presto che è già in ritardo, su all'ottavo piano, è già iniziata la festa: una decina di uomini che aspettano solo lei".

Spalanco la bocca incredula mentre Sandra, apre la porta e mi trascina verso l'ascensore.

Cammino leggera dietro di lei, quasi come fossi scalza, entriamo, si chiudono le porte e guardandola negli occhi le dico: "No, non farlo".

Lei sorridendo, mi alza la camicetta rosa scoprendo il mio membro in erezione ed esclamando "ma se sei eccitata al solo pensiero".

Lo guardo, ma non sono eccitata, per lo più spaventata, e il mio membro è stranamente li eretto ed anche i battiti del cuore sono stranamente accelerati.

Quasi in preda ad una crisi, le dico piagnucolando: "Ti prego, non è divertente, ci sono solo gay a questa festa! Io indosso i tuoi vestiti ma non mi piacciono gli uomini".

Lei, mi guarda, sorride ed esclama "questo è il motivo per cui ti ho dato così tanto viagra! Ora sei il loro giocattolino arrapato!" 



Spalanco nuovamente la bocca, non riesco a dire niente, ripenso a quel bicchiere d'acqua un po' amara che mi ha fatto bere, non faccio tempo a dire altro, le porte dell'ascensore si aprono all'interno dell'ottavo piano (l'attico del palazzo), una spinta di Sandra e mi trovo tra le braccia di un uomo, mi volto e mentre le porte si chiudono e lei mi fa ciao ciao con la mano, un'altra mano inizia a stringermelo. 

 

Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd - 19 dicembre 2020

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