FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

martedì 13 febbraio 2024

San Valentino

Sono emozionato mentre sta per aprire il mio regalo: un completino intimo rosso di pizzo, reggiseno, mutandine e autoreggenti. 

Viste indossate dal manichino mi avevano tolto il fiato e solo l'idea di vederle addosso alla mia amata sono andato in ebollizione.

Guardo le sue mani sinuose che tolgono il nastro, che rompono la carta, i suoi occhi che si riempiono di meraviglia e di gioia.

Mi guarda, mi da un bacio e mi abbraccia; sento il suo calore su di me, sento che vuole protezione e ricambio il suo desiderio con un bacio sulla fronte e successivamente uno sulle labbra.

"Come hai fatto? Proprio quello che stavo cercando."

"Ormai ti leggo nel pensiero."

"E cosa stai leggendo ora?"

"Mmm, vediamo: andiamo in camera a provare il completino?"

"Si, ci sto. Così vedrai anche il mio regalo."

Prende il sacchetto e la mia mano e mi trascina eccitatissima verso la camera, mentre io già mi gusto il suo corpo nudo che indossa quella stupenda lingerie.

"Ecco qui il mio regalo per te!"

"Ma chi è questo? E che ci fa in camera da letto?"

"È Massimo, un amico. Non lo dicevi anche tu che bisogna fare qualcosa di diverso?"

"No, no, non se ne parla."

Massimo si alza e si avvicina verso di me: mi sovrasta di oltre venti centimetri, ma quello che mi fa maggiormente paura sono i suoi muscoli scolpiti e le sue enormi braccia.

"Io direi di provare questo completino. Non trovi Anna?"

"Non si intonano col mio smalto azzurro."

Massimo mi guarda e abbozzando un sorriso mi dice: "Devi indossarlo tu!"

"Ma io, ma io."

"Tranquillo Paolo, ti metto lo smalto rosso, dopotutto è san Valentino!"

Rimango in piedi al centro della stanza, mentre Anna inizia a togliermi i vestiti.

Nudo, davanti a quei due che ridono, mi sento in imbarazzo ed inizio a balbettare qualcosa, mentre Massimo, guardandomi mi fa: "Voglio proprio vedere come ti stanno".

Anna inizia a vestirmi mentre io rimango immobile, quasi incapace di eseguire anche il più piccolo dei movimenti.

Una volta finito il mio sguardo va alla specchiera, intravedo il mio corpo, l'intimo rosso e per un attimo mi sembra di guardare il manichino del centro commerciale.

Sensazione strana, ma la cosa mi eccita, il mio membro si gonfia dentro le mutandine strette, ancor di più quando Anna tira fuori un rossetto rosso e me lo applica sulla labbra.

Massimo si avvicina e mi mette una mano sul rigonfiamento: "Ti piace vero?"

Vorrei dirgli di no, ma il mio membro, fregandosene dei miei pensieri, diventa ancora più duro e mi sale l'eccitazione.

Anna mi mette lo smalto sulle mani che Massimo fa asciugare soffiandoci sopra, e poi guardandomi, mi dice: "Stasera per noi sei Valentina."

"No no. Se lo deve guadagnare. Per ora è solo Valentino" ribatte Massimo, mettendomi una mano sulla spalla e spingendomi verso il basso per far in modo di farmi mettere in ginocchio.

Anche Anna si inginocchia di fianco a me, mi guarda e mentre mi aspetto che mi schiocchi un bacio dei suoi, slaccia la cintura di Massimo e abbassa pantaloni e mutande, mostrando il suo enorme membro eretto.

"Fammi vedere che cosa vuoi essere Valentina!"

In preda all'eccitazione e con al mio fianco Anna che mi sprona, apro la bocca e mi lascio andare ad un turbinio di emozioni e nuove scoperte. Non sono consapevole di quello che sto facendo, anzi sembra che sia uno spettatore esterno in tutta questa vicenda.

"Ma quanto sei brava!" Incita Anna.

"Bravo! È un uomo per ora. Il brava se lo deve guadagnare!"

"Giusto! Valentino continua così."

Aumento la frequenza, sono quasi in stato confusionale e non capisco quello che sto facendo, mentre i mugugni iniziali di Massimo si stanno pian piano trasformando in dei sussulti di piacere.

Mi prende la testa tra le mani e spinge, lo sento che mi sta entrando in gola, sento che il suo volume è aumentato notevolmente, sento le sue urla sempre più forti, fino a che esplode con un SI.

Si ritrae quel tanto che basta per sfiorarmi le labbra, e gli spruzzi mi riempiono il palato, scivolando giù per la gola.

L'istinto è quello di sottrarmi, di non ingoiare, ma le sue mani me lo ricacciano in gola e non posso fare altro che assaporare il suo seme.

Mando giù e poi ripulisco tutto, fino all'ultima goccia, e ancora oltre, come se non fosse abbastanza.

Massimo si ritrae e mi fa rimettere in piedi, con le gambe che fanno un po' fatica a rispondere.

"Guarda! Anche Valentina è venuta!"



Divento rosso e guardo in basso, le mie mutandine di pizzo ed una macchia che si sta ingrandendo.

Anna mi abbassa le mutande fino alle caviglie, mi guarda e mi dice: "Guai se te lo tocchi. Sei Valentina ormai".

E rimango lì, a guardarli mentre fanno l'amore. I loro corpi che si avvinghiano, imperlati di sudore, che ansimano, che urlano, che vengono più e più volte.

E il mio membro li, che non da cenni di risveglio; ed anche se la mia mente è eccitata al massimo, li giù, tutto tace.

I due una volta finito mi guardano e sorridono e poi come se non esistessi, iniziano a parlare.

"Si, è proprio una donna, chi l'avrebbe mai detto." Esordisce Anna.

"E adesso te la sposi?"

"Sicuro! Me la vedo già col vestito da sposa!"

"Ah! Non come uomo?"

"E cosa me ne faccio se ci sei tu? Ma guardala com'è carina."

"Effettivamente!"

"Tra qualche mese, coi capelli lunghi, le unghie lunghe, senza peli ne barba.

"Ne sei proprio convinta?"

"Carlo mi deve non so quanti favori, una terza di seno andrebbe bene?"

"Per te si, ma per Valentina?"

"Volendo anche una quarta! Sei d'accordo Valentina"

Sto ascoltando tutto, ma mi sembra un discorso così irreale che sembra il frutto di una mia fantasia. Li guardo ma non riesco a dir loro niente. Li guardo e vedo Anna che muove le labbra.

"Uh-U Valentina, una quarta ti va bene?"

Dalla mia bocca esce un si, come se fosse un gesto incondizionato, mentre la mia mente vorrebbe gridare no.

"Fantastico! Diamo l'addio a Paolo allora. Valentina vieni un attimo qui!"

Mi avvicino ancora un po' frastornata ai due, Anna ritira fuori il rossetto e mi dipinge nuovamente le labbra.

"Ultima volta! Da domani ti trucchi da sola, ok?"

"OK!" Altro riflesso incondizionato, penso di essere sotto scacco, incapace di reagire a tutto quello che è appena successo.

"Buon San Valentino cara". E mi da un bacio sulla fronte. E mentre mi aspetto che le sue labbra si uniscano alle mie, incontro quelle di Massimo, che scocca un bacio appassionato. E la cosa mi piace da morire.

Racconti di Valentina Cornell, 13 febbraio 2024


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