FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

sabato 12 febbraio 2022

Incontri nel bosco

Ricevo e pubblico il nuovo racconto di Lelly

Stavo allegramente percorrendo un tratto in salita con la bicicletta (senza sellino ovviamente...ah ah ah...in realtà quando faccio attività motoria il mio aspetto, già molto mascolino, lo è forse anche di più o, comunque, non gratifica la mia parte femminile) e ad un certo punto era troppa la fatica perché potesse essere tutto ok...

...mi son fermata tutta grondante di sudore e ...nooo la gomma della ruota posteriore era completamente a terra.

Non potevo far altro che proseguire a piedi o, meglio, tornare a piedi sul percorso verso casa.

Nemmeno mi è balenato per il cervello che esiste il cellulare per avvisare qualcuno e farmi venire a prendere: boh, forse era un sogno riguardante un periodo storico non attualissimo, a Morfeo non si comanda!

Ho lasciato la bici mimetizzata in un cespuglio pensando che l'avrei presa in seguito ed ho iniziato il lungo cammino cercando la via più breve per tornare.

Mi sono inoltrata imboccando un sentiero e, dopo un po', in una nascosta radura ho notato un'auto ferma e poco lontano una casetta di quelle rustiche e mi son detta: “C'è qualcuno...posso chiedere un aiuto”.

Mi son fermata un po' prima di farmi sentire perché avevo notato che qualcuno era intorno all'auto e succedeva qualcosa che, avevo intuito, non avrei dovuto disturbare perché dava la sensazione di essere un momento intimo...

...infatti è bastato poco tempo per capire che una coppia di froci si stava divertendo facendosi a vicenda un servizio fotografico un po'... come dire?!..piccante.

Ho visto che uno dei due era vestito e, poco distante dall'auto scattava le foto col cellulare mentre ho intuito che l'altro era almeno parzialmente spogliato perché mi è parso sedersi sul sedile e allargare le gambe: ho intuito questa posizione perché ho visto i suoi piedi in aria e...cazzo, i piedi no...ho un debole per le estremità inferiori e, non appena ho visto i piedoni di quel maschio sollevarsi da terra e mostrare le piante rugose e le dita mi sono eccitata e ho iniziato a toccarmi...anche se mi rendevo conto di essere proprio una maiala ma sentivo che mi piaceva esserla.

Non potevo starmene lontana, dovevo avvicinarmi per vedere meglio e così ho fatto; si, ora vedevo bene e sentivo pure il dialogo tra i due che si è rivelato per niente male.

Ora avevo una visione abbastanza frontale della scena e potevo vedere che l'uomo sul sedile aveva assunto la posizione che immaginavo ma indossava le mutande...però, ad un certo punto ha detto: “Dai troia calati anche le mutandine e mostra il tuo buco del culo e il poderoso cazzo peloso che tieni” e così l'uomo, mettendosi le mani sull'elastico posteriore dell'indumento, ha scoperto la parte ed è apparso un pelosissimo culo ed un altrettanto peloso cazzo di dimensioni notevoli. L'uomo si è sfilato le mutande fino alle caviglie poi con una certa abilità le ha lanciate con un calcio nel vicino cespuglio: io ho provato un brivido perché quella mossa mi ha scosso e sentivo di voler raggiungere le mutande stesse per raccoglierle ma, nel farlo, ho fatto rumore e i due si sono accorti della presenza di qualcuno.

"Chi c'è? C'è qualcuno?"

Non potevo più nascondermi e mi sono rivelata raccogliendo le mutande ed uscendo allo scoperto dicendo:” Stavo camminando e ho visto volare queste...scusate, sono forse vostre?”

L'uomo che era in auto si è alzato ed era evidentemente tutto nudo ma si copriva il pacco con le mani: era molto peloso e non riuscivo a non farmi attrarre dalla sua fisicità e questa cosa deve essersi notata (forse per il mio rossore sul viso che mi sentivo caldissimo, forse per la mia bocca spalancata) perché l'altro uomo mi ha subito detto con tono un po' aggressivo:

Che cazzo guardi?....Non hai mai visto un uomo senza vestiti? Hai qualcosa in contrario?...Forse non ti piace o addirittura ti fa schifo?”

In quel momento mi è uscita tutta la mia naturale sincerità e, senza volerlo troppo, mi son lasciata sfuggire un

No...no...anzi è molto carino e si muove bene...ecco...scusate ma...io è già un po' che vi guardo e ...non volevo entrare nella vostra privacy ma incuriosita mi sono lasciata attrarre da quello che facevate.

Il tizio con il cellulare deve aver notato che mi ero rivolta a me al femminile e, facendomi capire chi comandava il gioco e facendomi presagire che aveva tutta l'intenzione di coinvolgermi acquisendo così una seconda figura maschile ai suoi ordini, mi ha subito detto; “Ah...ma allora sei una zoccolina anche tu come questa vacca vergognosa che si tiene il cazzo tra le mani?...

Ho risposto: “Beh...effettivamente...ecco...un po'...ma solo per gioco e da sola...ecco...si.”

E lui capendo tutto ha replicato: “Si, signore...si risponde Si signore” ...mi sono spiegato?...Non fartelo ripetere più...è chiaro?”

Si...si ho capito!" ho risposto confusa, intimidita e al contempo affascinata dal suo modo di fare.

Non capisci un cazzo allora!?” ha replicato e, avvicinandosi a me ed afferrandomi le palle da sopra i pantaloni, mi ha scandito “Ti devi rivolgere a me chiamandomi Padrone e rispondermi dicendo signor si signore!” e, mentre parlava mi stringeva sempre di più le palle che mi pareva scricchiolassero nella sua mano …

Non sentivo dolore fastidioso ma solo piacere e libidine...cazzo, un uomo mi stava stritolando le palle e mi voleva ai suoi ordini per soddisfare I suoi piaceri ...mmm...mi sembrava un sogno (infatti era un sogno...ah ah ah)

E di tutta risposta mi sono messa ad implorarlo di perdonarmi: “Mi scusi padrone...d'ora in poi non mancherò di dirle si signore...si signore...si, signore” e mentre lo dicevo, un suo movimento sui miei testicoli mi ha costretto ad inginocchiarmi e poi, cambiando la presa mi ha spinto le spalle fino a farmi prostrare a terra in prossimità dei suoi piedi e mi ha detto “Leccami le scarpe”.

WOW...non riuscivo a crederci...non riuscivo a realizzare di fare davvero quel che stavo facendo e con immensa emozione mi sono messa a leccargli le scarpe da ginnastica e approfittavo del fantasmino che indossava per inebriarmi sfiorando il ciuffo di peli che spuntava tra l'orlo dei pantaloni e l'inizio della scarpa.

E ora toglimi scarpe e calze con la bocca”

Si signore...signor si signore...”

E gli ho slacciato le stringhe afferrandole con i denti così come ho fatto con la parte posteriore delle scarpe e poi una annusata profonda al calzino mentre il padrone si impegnava a passarmi ben bene i suoi piedi su tutto il viso...e poi ho finalmente sfilato i calzini e potuto ammirare i piedoni del mio padrone e mi sono buttata a capofitto su tutte le dita spompinandole una per una e assaporandole con un piacere che mi sembrava aumentare sempre più e poi mi sono messa con la testa a terra e il viso rivolto in alto facendo in modo che il mio padrone potesse strofinare le sue piante dei piedi sulla mia lingua...mmmm...che sogno infinitamente bello (Lelly?...era un sogno...era un sogno!)

Nel frattempo l'altro frocio è rimasto nudo a guardare e si vedeva che, dalle mani che coprivano il pacco, sporgeva la sua cappellona: si era eccitato il porco vedendo il suo padrone servito da me.

Il padrone allora gli ha detto: “Che ne dici puttanella? Sta vacca potrebbe superarti!...Non hai paura che ti sostituisca?...Vieni vieni anche tu e mostrami che non sei da meno”

Così l'altro frocio si è inginocchiato mostrandomi tutta la sua maestosa nudità e facendomi aumentare l'eccitazione e ha iniziato anche lui a leccare i piedi al padrone.

Mentre leccavamo, le nostre bocche si incontravano così come i nostri fiati ansimanti di eccitazione e le nostre lingue vogliose ed è bastata la richiesta del padrone “Ora baciatevi” per farci incollare tra noi e limonare e slinguazzare come se non aspettassimo altro...

...ricordo la sua bocca sulla mia, le nostre lingue che si attorcigliavano e i piedi del padrone a farci da contorno...mmm!!!...e poi, mentre ci baciavamo, le nostre mani piano piano cercavano di pendere confidenza con i nostri corpi e io gliele ho fiondate sulle chiappe per poter godere delle meravigliose sensazioni date dai suoi peli del culo...mmm...mentre lui mi ha slacciato la cintura e i pantaloni e, in men che non si dica, mi sono ritrovata col culo scoperto (ho sempre una meravigliosa sensazione di freschezza quando rimango col culo al vento perché l'aria mi passa tra le chiappe umide di piacere) e il pisello duro che sentivo sbattere qua e là...

...ricordo il protrarsi di questo quadretto eccitante e ricordo la voce del padrone “Così...si...brave le mie zoccole”...

...poi il risveglio e ...la fine di un sogno!!!

I sogni di Lelly, 5 febbraio 2022

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