FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

mercoledì 7 aprile 2021

Strip Poker

I sogni di Lelly - 06-04-2021

Era massiccio, di carnagione scura e peloso con quel pelo così irresistibilmente erotico e con quei pettorali così "mmm" che ci trascorrerei ore di relax fruendone come guanciale e facendo perdere le mie dita in quel folto bosco che evidenzia una mascolinità e una forza che al tatto si palesa in muscoli che sembrano voler far scivolare la mano verso il punto ambito al centro del corpo fantastico di questo esemplare di maschio come ormai se ne vedono pochi.

Un pensiero comune, non credi? Ah ah ah! Chi, vedendo un uomo così, non si fa delle fantasie come queste?

Il maschio in questione, Luigi, però pareva essersene accorto e mi sembrava anche che cercasse di attrarre ancora di più la mia attenzione e io sentivo di subirne il fascino e di risultare accondiscendente.

Eravamo ad un pic-nic con il classico kit tavolini, sedie, panini ecc. e c’erano tre maschi apparentemente single e due femmine anch’esse single e tutti davano l’idea di conoscersi da sempre.

Erano in chiara confidenza tra loro, i maschi erano a dorso nudo e Luigi, addirittura, era in costume da bagno e infradito (dei piedi grandi come non se ne vedono e coperti di peli a ciuffi sulle dita mentre dal collo del piede partiva una pelliccia che andava a ricoprire poi tutta la muscolosa gamba fino alle maestose cosce.)

Io non so perché mi trovassi li con loro: non li conoscevo e non me lo spiego nemmeno ora: forse ero a camminare solo e mi hanno coinvolto nel pranzo? Forse li ho conosciuti poco prima? Forse mi hanno raccolto mentre chiedevo aiuto per strada perché ero in bici e ho forato? Non lo so!!!

All’improvviso Luigi ha detto: “Giochiamo a poker, anzi a Strip Poker!”

E lì è partita la risata comune ed una delle due femmine che, dicendo “Credi che ci sia bisogno del gioco per farmi fare questo?” si è abbassata il reggiseno mostrando delle tette veramente grosse.

E tutti a guardare me mentre anche io stavo sorridendo.

E poi, ha proseguito Luigi, “Beh, nemmeno per questo ho bisogno di aspettare di perdere a carte!” e girandosi, si è abbassato il costume sotto le chiappe mostrandole nude con tutti quei riccioli di pelo che le rendevano troppo attrattive perché io non le guardassi con immenso desiderio e tutti a guardare me mentre, mi stavo rendendo conto che avevo la bocca aperta da ebete stupito e, non mi ricordo proprio, ma non mi stupirei se mi avessero visto con la lingua di fuori o addirittura mentre mi mordevo un labbro.

Mi son ritrovato al tavolino con le carte in mano e in men che non si dica ero in mutande; mezzi nudi come me c’erano Luigi che lo era già da prima e poi, in reggiseno e mutandine, una delle due femmine che giocava seduta in braccio a quella che aveva mostrato le tette e di tanto in tanto limonavano tra loro ridacchiando e (che cosa c’entri non lo so ma) un paio di volte han fatto come una gara di scoregge alzando una natica e facendoci sentire il classico rumore prolungato al quale seguiva la grassa corale risata.

Non ricordo tanto altro se non che, dopo l’ennesima sconfitta, ho fatto storie per togliermi le mutande e poi son rimasto con le mani sul pisello fino a che, a forza, me le hanno tolte da lì e legate a due sedie su cui si erano seduti due di loro per tenerle ferme; e poi hanno fatto lo stesso con le caviglie lasciandomi sospeso con la faccia rivolta verso terra e poi, mentre i maschi erano impegnati a tenere salde le sedie, hanno chiesto alle donne di girarmi attorno e mi passavano davanti al viso strusciandosi ad esso con le loro parti intime coperte da mutande e pantaloncini e vi sfregavano le tette (una era la tettona e con quelle mammelle era come se mi schiaffeggiasse, l’altra aveva delle tettine da terza misura scarsa e, non potendomi tanto schiacciare il viso tra esse, me le schiaffava in bocca per averle ciucciate).

Intanto i maschi mi schiaffeggiavano un po’ tutto il corpo dove arrivavano e soprattutto le chiappone e mi solleticavano sotto i piedi.

Ad un certo punto Luigi ha chiesto il cambio e ha fatto sedere le femmine sulla sua sedia, si è alzato e ha detto “E’ chiaro che Lello, il nostro nuovo amico, non è molto attratto dalle femmine, quindi, compagni miei, facciamo festa!” E, tra urli di gioia e risate, mentre le due femmine si consolavano (si fa per dire!) limonando e toccandosi ovunque, Luigi si è sfilato il costume e il suo scuro mattarello, bastone, tronco d’albero (qualsiasi cosa che faccia immaginare qualcosa di grosso, anzi, enorme e duro) ha cominciato a saltellare e volteggiare davanti ai miei occhi mentre il mio sciolto pezzo di carne in mezzo alle gambe ha dato segni di vita e si è indurito anch’esso.

Naturalmente me l’ha fatto rimbalzare centinaia di volte in faccia e mi ci ha schiaffeggiato e me lo ha infilato in bocca e ho goduto succhiandoglielo all’infinito…oh si quanto mi ricordo bene quella sensazione di pace mentre gli succhiavo l’uccello: Uuuhhhh che bello!

E poi si girava di spalle e mi metteva il culo in faccia invitandomi a leccarglielo e io non mi facevo certamente pregare e sono riuscito ad infilargli bene bene la lingua dentro il suo buco del culo tra gli applausi e gli incitamenti dei presenti.

Dopo attimi veloci in cui il susseguirsi degli eventi non aveva una logica temporale e tutto mi è sfuggito in un vento onirico che me ne ha rubato il ricordo, rammento solo i colpi del cazzo di Luigi dentro la mia bocca mentre sborrava riversandomi dentro il suo sperma e, poco dopo, una delle femmine (quella con le tette piccole) che mi strizzava le palle mentre Luigi mi stantuffava il cazzo tirandomelo all’indietro verso il culo facendomi anche un po’ male ma anche tanto godere e infatti ricordo che mi sentivo il cazzo duro e grosso come mai prima e che, ad un certo punto, ho inondato la donna della mia sborra che non finiva più di uscirmi dal pisello e non riuscivo nemmeno a trattenere i grugniti e gli urletti di godimento come se non avessi mai avuto un orgasmo così!

Poi tutto è sparito e stamattina mi son svegliato con un senso di vergogna addosso che forse è scomparso ora raccontando questo assurdo sogno perché è un sogno e solo un sogno e non è frutto della mia volontà.

 

Nessun commento:

Posta un commento