FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

venerdì 1 gennaio 2021

CORRIERE

 Femminilizzazione forzata intro: ... C'è un pacco per lei... ed una sorpresa...

"Settimo piano, però l'ascensore è rotto!"

"Non si preoccupi, arrivo in un battibaleno!"


Il clic della serratura, mi giro e spingendo col sedere apro il portone ed entro a fatica nello stretto pertugio con il mio pacco enorme. Non è che pesa poi tanto, una ventina di chili circa, forse anche un po' meno, ma è grande e tenendolo tra le mani, supera la mia testa e sono obbligato a salire le scale di traverso, per vedere di non andare a sbattere contro qualcosa o qualcuno.

Due rampe e guardo in alto, il sudore mi sta già colando dalla fronte, però dai, ancora una rampa e poi mi fermo; resisto fino alla quarta, appoggio il pacco sul ginocchio e mi asciugo la fronte con la manica della camicia. Dai Andrea, siamo a più della metà del viaggio, isso nuovamente il pacco e mi accingo a percorrere le ultime sei rampe di scale, tre piani, piano settimo, arrivo, dlin-dlon del campanello, la porta si apre.

"Buongiorno signora, il suo pacco"

"Sarebbe così gentile da appoggiarmelo sul tavolo dello studio?"


Hai fatto trenta e poi fare anche trentuno Andrea, penso fra me e me mentre rispondo "va bene signora".

Mi incammino, entro nello studio e appoggio il pacco sul tavolo, mi giro e solo ora noto la signora che mi ha parlato poco fa: avvolta da un tubino turchese attillato che arriva sopra le ginocchia, e che copre parzialmente i seni, che sono semi-nascosti dai lunghi capelli castani che le scendono fino a metà schiena.

"Vuole qualcosa da bere? Un caffè? Un po' d'acqua?"

"Dell'acqua andrebbe bene grazie"


La guardo mentre si allontana, le sue gambe avvolte in dei collant color carne, con un'andatura leggerissima su dei tacchi alti. La seguo con lo sguardo mentre va in cucina, poi mi dirigo verso il tavolo della sala, guardandomi intorno, ed osservando i quadri appesi alle pareti. Ritraggono tutti delle cameriere, vestite di pizzo, che fanno ogni tipo di lavoro, dal portare il tè al pulite per terra; una volta guardati quelli appesi a destra della porta d'ingresso, mi giro e... inavvertitamente mi scontro con la signora che portava il vassoio con acqua e bicchieri: cadono a terra e rotolano sulla moquette senza rompersi, mentre pressoché tutto il contenuto della brocca mi si rovescia addosso bagnandomi dal petto in giù, fin dentro alle scarpe.

"Oh mi scusi, che disastro!"

"No, è che non l'ho sentita arrivare"

"Vado a prendergli un asciugamano e dei vestiti del mio ragazzo, mentre asciugo i suoi".


Mentre va in bagno penso "ci mancava solo questa", una decina di secondi torna, mi porge l'asciugamano bianco e poi si dirige verso la camera matrimoniale dicendo "mi dica quando si è coperto con l'asciugamano che rientro"

Mi tolgo camicia e canottiera che appoggio, fradice, sul pavimento, poi è la volta delle scarpe, calze, pantaloni e mutande; mi asciugo e mi lego l'accappatoio intorno alla vita, poi chiamo la signora, che compare dalla porta della camera con in mano un qualcosa di azzurro.

"Ecco tenga, mentre io le asciugo questi".

Mi porge il vestito e si inchina senza piegare le ginocchia mostrandomi il suo lato b che quasi mi sfiora; io continuando a fissarla imbambolato indosso distrattamente l'abito che mi ha consegnato qualche attimo fa. Si rialza con i panni bagnati in mano, mi guarda e con un sorrisetto malizioso mi dice: "se te lo allacci che così mi prendo anche l'asciugamano!"

"Si scusi", un po' turbato mi allaccio la cintura della vestaglia e slacciando l'asciugamano, glie lo appoggio sul pacco di vestiti che ha in mano; lei mi guarda dal basso in alto, fa un cenno di assenso e poi va verso il bagno.

Alzando lo sguardo per seguirla i miei occhi vanno alla mia immagine riflessa nello specchio appeso alla parete: una camicia da notte azzurra, trasparente che fa vedere tutto, coi bordi di pizzo, tipicamente femminili. Divento rosso al solo pensare al suo sguardo e a quelli che ho indosso, che lei ritorna dal bagno e mi dice: "venga un attimo con me?"

Non riesco a dire niente e la seguo in camera da letto, dove trovo una ragazza bionda, seminuda sdraiata sul letto.

"Ecco la nostra spettatrice" dice quest'ultima.

"Su, siediti in ginocchio sul letto e guardaci" replica la prima.

Io ubbidisco e le due ragazze, una volta spogliate completamente, iniziano ad accarezzarsi e toccarsi nelle parti intime reciprocamente, mentre io le guardo e il mio membro comincia a diventare duro, con un'eccitazione che aumenta sempre più.

"Vuoi unirti a noi?"

"S...si"

"Però devi fare la femmina, ok?"

"S...si"
, non riesco a dire altro, con l'emozione che mi blocca la voce, e con le due donne che mi mettono un cerchietto coi fiorellini sulla testa e il rossetto sulle labbra.

"Dai che ci divertiamo!" e con le mani, dopo aver slacciato la cintura della vestaglia, mi stuzzicano i capezzoli, che iniziano a diventare duri; ho una voglia irrefrenabile di toccarmelo, ma una voce mi dice "Sei una donna Viola, si gode in un altro modo" mentre mi prendono le due braccia e se le avvolgono intorno alla vita, di fatto bloccandomele.

Poi la bionda fa scivolare la sua mano sul mio gluteo, e con tre dita si avvicina al mio buchino penetrandolo, contemporaneamente mentre mi mordicchia l'orecchio, la mora mi bacia in bocca con la sua lingua che cerca la mia.

Le labbra che si incontrano, e i movimenti della bionda mi fanno salire l'eccitazione alle stelle, emetto dei lamenti sommessi, l'eccitazione sale sempre di più, ma non potendolo toccare, vengo assalita da vampate di calore e da un tremolio incontrollato.

Le due continuano aumentando il ritmo ed io le assecondo muovendo il bacino e spingendo a fondo quando mi penetra, quasi a volere far entrare tutta la mano. Loro mi tengono bloccate le mani che involontariamente cercano di toccarselo, mentre continuano a sussurrarmi all'orecchio "Viola sei una donna, devi arrivare all'orgasmo con noi".

Mi liberano le mani, ma me le posizionano sul loro pube, facendomi inserire anche a me tre dita nelle loro patatine bagnate.

Iniziamo ad andare allo stesso ritmo, sento i loro mugugni di piacere che crescono sempre più mentre il mio è lì sul punto di esplodere ma resiste non so come.

Il loro respiro si fa affannoso come il mio, in crescendo, con loro bagnate e con il mio membro che comincia a perdere qualche goccia di sperma.

Ora il ritmo aumenta in maniera forsennata, uno, due minuti interminabili, dove tutte e tre raggiungiamo l'orgasmo. Poi mi abbracciano e mi baciano, appoggiandole sul mio membro esausto, guardandomi negli occhi felici e facendomi i complimenti per avere resistito alla tentazione di toccarlo.

Poi la doccia, tutte e tre assieme, dove mi passano la spugna insaponata delicatamente, poi una volta uscite, l'accappatoio di cotone rosa per asciugarmi e un colpo di fon per asciugarmi i capelli.

"Ecco i tuoi vestiti Viola", porgendomi un pacco che appoggia sullo sgabello del bagno. Rimuovo il telo che li ricopre e vedo un vestito color lilla con sopra un completo di lingerie di pizzo nero, con autoreggenti coordinate.

"Ma io dovrei vestire con ques.."

No mi fa finire la frase, mettendomi il suo dito indice sulle labbra e facendo "shhhh"

"Stasera cenetta a sei al ristorante, i tre ragazzi ci vengono a prendere qua sotto tra un'ora e siamo già in ritardo!"

Non dico niente, prendo un autoreggente e comincio ad infilarmelo.

Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd - 30-31 dicembre 2020

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