FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

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mercoledì 28 ottobre 2020

T-Halloween - episodio 2

Stasera sotto tutta eccitata: è la festa di Halloween e finalmente posso sfoggiare il mio vestitino nuovo da diavoletta. È la mia prima festa di Halloween en-femme e prima d'ora avevo partecipato a qualche serata, ma mai con vestiti a tema, solo qualche festone appeso o roba del genere.

Alla mia entrata nella sala tutti si girano a guardarmi: è difficile non notarmi, vestito a mantello lungo nero con l'interno rosso carminio con uno spacco che fa intravedere una gamba dalla coscia in giù, il colletto, a V con l'interno rosso, che si apre sul davanti e fa intravedere il reggiseno, di pizzo rosso, i capelli, lisci e neri alla Morticia Addams che scendono oltre le spalle e poi il viso, e qui ho dato il meglio di me, pallido, con un trucco nero e le labbra di un rosso acceso.
La padrona di casa si avvicina, mi prende la mia mano, coperta da un guanto di pizzo fatto a ragnatela che lascia le dita scoperte, smaltate di nero, e mi dice "Ma sei stupenda".
Io ringrazio con un piccolo sorriso, sono felicissima ed emozionata al tempo stesso, mi copro la bocca con la mano mentre lei mi trascina al centro della sala.
Si accende un faro che mi abbaglia, porto la mano davanti agli occhi per eliminare questo fastidio improvviso, ma qualcuno tirandomela verso l'alto me la blocca in qualcosa di freddo e duro. Non faccio tempo a guardarmi la mano, ancora accecata dai numerosi fari puntati sul mio viso che stessa sorte tocca all'altra mano.
Tento di divincolarmi ma i due polsi sono bloccati e le mie braccia sono tese impedendomi i movimenti.
Faccio per parlare, urlare, chiedere il perché quando qualcuno mi copre la bocca con un bavaglio che mi lega alla nuca, stringendo così forte da farmela aprire impedendomi però qualsivoglia parola se non un mugolio sommesso.
Poi anche le caviglie mi vengono bloccate: una forza esterna mi fa divaricare le gambe finché i piedi non appoggiano più sul tacco 12 che stavo indossando e tutto il peso del mio corpo lo sento sulle braccia.
Sento delle strane voci, in una lingua che non capisco, le luci che erano ancora puntate su di me si spengono e si accendono dei neon rossi a forma di stella sopra la mia testa.
Vedo tre strane creature che si avvicinano e cominciano a strapparmi gli abiti di dosso, riducendolo a brandelli con le unghie, continuano fino a togliermi anche la biancheria intima e lasciandomi completamente nuda.
Poi si avvicinano, mi toccano, si strusciano sul mio corpo, lo leccano ed infine, affossano i denti sul mio collo, sul petto e sul basso ventre, urlo dal dolore, mentre sento il mio sangue scorrere copiosamente sulla mia pelle, ma loro continuano, con altri morsi, sulle cosce, sui fianchi, sulle guance, inizia a girare tutto intorno a me, mi sento senza forze col dolore che aumenta sempre più.
...
"Va tutto bene?"
Una voce mi sveglia, apro di colpo gli occhi e mi trovo davanti la mia ragazza che mi guarda un po' stranita.
"Si cara, anche se ho fatto un brutto sogno stanotte, o almeno credo".
"Tranqui, ora sei in buone mani", mi strizza l'occhio e poi si mette a ridere, continua a ridere e sembra quasi un effetto stereo, come le le risate fossero di due persone; e infatti dalla porta del bagno spunta una persona, la riconosco e un brivido freddo mi corre lungo la schiena.
"Allora il processo di femminilizzazione è andato a buon fine?"
"guarda tu stessa!"
E tirando via con un rapido gesto le lenzuola sopra il mio corpo le mostra la silhouette di una prosperosa ragazza.

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