FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

martedì 27 ottobre 2020

T-Halloween - episodio 1

"Cosa è successo?"

Mio figlio entra di corsa in casa e corre su per le scale; lo raggiungo prima che si chiuda a chiave dentro la sua stanza, mettendo un piede nel pertugio tra la porta e il battente.

"Lasciami stare!" E scoppia in lacrime buttandosi sul copripiumino disegnato con le zucche per la festa di Halloween. Cerco di calmarlo, dopo qualche minuto si asciuga le lacrime togliendosi parte del trucco bianco da vampiro che le ha fatto la mamma, poi mi spiega, singhiozzando: "una signora mi ha portato via il sacchetto con tutti i dolci!" "E chi è stata?" "Quella che abita in fondo alla via del comune" e poi di nuovo lacrime, lo abbraccio, lo stringo forte e lo accarezzo con la mano destra, mentre con la sinistra stringo forte il pugno, con la rabbia di chi domani andrà la da quella signora a fare chiarezza.

...

"Din don" suono alla porta, dopo una decina di secondi sento un rumore di passi e la porta si apre: compare una signora non più giovane, sulla cinquantina ma che dimostra meno della sua età.

"Avrei bisogno di parlarle di quello che è successo ieri!" E nel dirglielo indico con la mano destra il sacco che è ancora lì, a fianco della porta, semi aperto con alcuni dolciumi che escono.

"Può entrare qualche minuto?"

"Si certo!" Con la rabbia che mi sta salendo entro e chiudo la porta dietro di me, la stanza diventa scura, illuminata da due vecchie abat-jour di tela a fiori.

"Mi dica pure" lo dice posizionandosi davanti a me con aria di sfida, con la sua faccia a venti centimetri dalla mia con la sua bocca che si piega in uno strano ghigno.

"Perché ha rubato il sacco di mio figl..."

Non termino la frase, rimango bloccato dal dolore mentre lei mi prende il pacco è comincia a stritolarlo: abbasso d'istinto la testa ma lei afferrandomi per i capelli all'altezza della nuca, e tirandoli verso il basso, posiziona il suo viso davanti a me e mi sussurra "ora sei di mia proprietà"; nel dirlo uno strano fumo verdastro le esce dalla bocca ed entra nella mia, sento un forte mal di testa, mi metto le mani sulla fronte per scacciare quel dolore e dopo qualche secondo tutto sparisce.

"Cosa mi ha fatto?"

Con un rapido gesto mi toglie i pantaloni e poi le mutande e ride, ride sempre più forte fino che il mio sguardo si posa con orrore sulla mie parti basse dove, ecco, dove non c'è più niente.

Con un altro gesto mi prende le mani e me le appoggia sul mio petto: sento una vampata di calore avvolgermi quando sento qualcosa di prorompente e al tempo stesso morbido proprio dove prima non c'era nulla.

"Ma cosa mi hai fatto!" Urlo, anzi no, la mia voce, la mia voce che non riconosco più, la mia voce così femminile, mentre lei mi toglie maglione e canottiera lasciandomi nudo davanti allo specchio.

Mi guardo, non riesco a crederci, c'è una donna davanti a me! Poso una mano sul basso ventre e una sul seno per verificare se sono proprio io, poi lo sguardo passa sul volto, così femminile e con i capelli che mi arrivano a toccare le spalle. 

Una mano si posa sulla mia spalla, scosto il viso a destra e vedo le unghie lunghe e appuntite color viola che avanzano verso il mio seno, stringendolo: guardo allo specchio e vedo solo il mio corpo femminile riflesso e mentre chiudo gli occhi, sento una voce che mi sussurra: "ora sei mia".

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