FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

domenica 26 luglio 2020

CHEERLEADERS II

Femminilizzazione forzata intro: La partita della vita, vista da un altro punto di vista...


"Ma è proprio lui?"
"Si, abbiamo fatto il colpo grosso, la vittoria questa volta non può sfuggirci"

Qualcuno mi toglie il cappuccio infilato sulla testa, il chiaro della stanza mi fa chiudere gli occhi per un attimo, poi li apro e li guardo, li riconosco, sono quelli della Fast Bees, la nostra squadra di baseball rivale: mi guardano e ridono, io cerco di liberarmi ma ho le mani legate con delle manette dietro a schiena, un bavaglio alla bocca che non mi permette di parlare ma solo di emettere soltanto dei mugugni; inizio a scalciare alla cieca per tentare di liberarmi o di colpirli.

"Va come si dibatte questa mezza sega!"

Uno di loro mi gira e mi tira giù i pantaloncini e le mutande fino alle caviglie e dice altri altri:

"Più che mezza sega, un quarto di sega".
Ridono, mentre io cerco invano di liberarmi, ma non ci riesco.

"Mettetelo qui sul tavolo"

Mi caricano sul tavolo di schiena, con le braccia che vengono schiacciate dal peso del mio corpo, qualcuno mi prende dalle caviglie e me le spinge verso il volto, mentre sento qualcuno che spalma nel mio culo qualcosa, non riesco a capire cosa.

"Questa qua mi sembra più che altro una femminuccia, quasi quasi me la faccio".

Qualcosa entra nel mio di dietro, emetto un urlo soffocato: ho già capito di cosa si tratta mentre sento le risate degli altri. Spinge, spinge a fondo fino a che sento il suo scroto che batte sul mio sedere, e poi inizia ad entrare ed uscire, battendo sempre più forte, mentre io emetto dei singhiozzi e i miei occhi si bagnano di lacrime.

Un tempo interminabile, un male al fondoschiena e poi esce: mi fanno scendere dal letto, mi tolgono bavaglio e manette e mi fanno inginocchiare davanti a lui. Uno di loro si inginocchia di fianco a me e prendendomi per i capelli, mi solleva di qualche centimetro: "farai tutto quello che diciamo intesi?" Io annuisco singhiozzando, mentre sento dal corridoio un suono di voci femminili che aumenta sempre i più.

"Ciao ragazzi, uh eccola qui! È già pronta?"

Mi giro verso di lei, è Clara, La "Cheerleader", lei avanza, mi guarda, mi mette il suo dito indice sotto il mento ed esclama "su in piedi, non abbiamo un minuto da perdere"

Io mi alzo rapidamente, è leggermente più alta di me, ci guardiamo negli occhi, lei mi fa un gran sorriso e poi i dice "su spogliati".
Divento rosso in viso, non ho ben capito cosa vuole fare con tutti gli altri che ci guardano e rimango li imbambolato a fissarlo, "su CARINA! togliti i vestiti ed infila questi".

Scrollo il capo e guardo la sua mano che indica la ragazza al suo fianco: ha in mano una divisa da cheerleader, gonna azzurra e magliettina rosa con al centro un'ape sopra una grande F azzurra.
Rimango un attimo bloccato e poi inizio a togliermi la maglietta e mi sfilo le mutande e i pantaloncini che erano ancora all'altezza delle caviglie.

Clara mi infila e mi allaccia un reggiseno imbottito e poi maglietta e gonna e poi avvicinandomi mi dice "ora tu ti chiami Sara, per questi giorni"
"Ma ma ma", riesco solo a dire mentre mi sta applicando un giro di rossetto, un po' di ombretto e il
mascara, poi prendendomi per mano mi sussurra "andiamo che iniziano gli allenamenti".

Io la seguo mentre lei inizia a correre, la mia gonna svolazza facendo rendermi conto che non ho su le mutande, d'istinto cerco con l'altra mano di coprirmi il sedere, ma in un attimo siamo nella palestra, dove sono presenti altre 10 ragazze.

"Ciao ragazze, oggi abbiamo qui Sara che si allenerà con noi".

Io alzo la mano in segno di saluto e facendo un timido sorriso, mentre Clara mi alza la gonna mostrando a tutte il mio membro.
"Se non lo avete capito, è il capitano della squadra rivale, ma non giocherà la partita di domani, ballerà per la nostra squadra, e se non starà al gioco, beh..."

Si gira verso di me e mi guarda sorridendo "sarebbe molto imbarazzante se scoprissero che balli per noi".
...
Entriamo di corsa verso il centro del campo, così vestita penso che non mi riconosca nessuno, eseguo il balletto cercando i non fare errori e di essere più femminile possibile, e poi di corsa verso l'uscita, col cuore che palpita a mille, lanciando un breve sguardo sulla mia panchina, e vedendo gli sguardi dei miei compagni, sgomenti per la mia assenza.
...
Fischio finale e i Fast Bees celebrano una netta vittoria, noi ritorniamo in campo per lo stacchetto della vittoria, e poi tutti negli spogliatoi, noi insieme ai giocatori.

Sbucano delle bottiglie di spumante che vengono stappate, bicchieri a tutti e tanti tanti canti stonati e urla, poi il capitano urla "silenzio, Sara vieni qui!"
Io avanzo verso di lui che dice "Questa vittoria è anche merito tuo, fammi vedere il tuo balletto qui ora".

Eseguo meccanicamente il balletto davanti a lui, mentre si mette le mani sui fianchi e inizia a guardarmi eccitato.
Il finale è la posizione in ginocchio con la braccia alzate: nel mio intento di fare le cose alla perfezione non mi accorgo che si è calato i pantaloni davanti a me e praticamente il suo membro è a pochi centimetri dalle mie labbra; mi prende con le mani le braccia tirandole a se, mentre il suo membro mi entra in bocca.

Mi lascio andare e inizio a leccarlo e poi lo lascio entrare sempre più in profondità fino alla gola, lui mi prende la testa tra la mani e tenendola ferma e lo spinge fino quasi a soffocarmi, poi ritrae e spinge, sempre più veloce, sempre più veloce fino a che non mi viene in bocca.

Mi allontana spingendomi per terra, alza una mano e urla "vittoria!"

E mentre loro iniziano a cantare e ballare, io rimango li, distesa per terra, con le lacrime che mi rigano le guance.

Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd - 25 luglio 2020

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