FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

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mercoledì 9 marzo 2022

MIMOSE

Femminilizzazione forzata intro: i fiori sono sempre graditi

- Sono per me? Grazie!

Marco prende il mazzetto di Mimose che ha appena portato nella stanza e le mette dentro un vasetto, togliendo prima i tre narcisi ormai appassiti. Le annusa, poi le avvicina al mio viso e lascia che mi inebri di quell'odore persistente.


Chiudo gli occhi per un attimo, quasi per perdermi e non pensare più a niente, ma il suono di un mazzo di chiavi mi fa ridestare; li apro e vedo Marco che sogghigna e me lo agitata davanti al naso.
- Lo so che avrei dovuto liberarti oggi, ma non ti sei comportata bene.
- No senti, i patti erano chiari, due giorni e poi...
Non faccio tempo a dire altro che mi infila una gag-ball in bocca, e stringe il cinturino sulla nuca, talmente stretto che la mia bocca si spalanca e per qualche attimo mi sembra di rimanere senza fiato.
Provo a ribellarmi, ma le manette che mi bloccano i polsi e le mani dietro la schiena mi fanno subito ricordare che sono sua schiava da venerdì sera, da quel "proviamo qualcosa di diverso per qualche ora".
Due giorni, due giorni che mi ha tenuto sotto scacco, psicologicamente e fisicamente ed ora, che ero quasi certa che la mia agonia finisse, mi trovo nuovamente piena di terrore e angoscia, per non sapere dove Marco arriverà a spingersi.
La sua mano mi accarezza la guancia, che io sposto di scatto per non guardare il suo volto, il suo sguardo che mi fa sentire impotente e mi fa letteralmente cadere ai suoi piedi.
La sua mano poi scende giù accarezzandomi prima il petto e poi l'inguine; qui si ferma sulla gabbietta, la tocca, la agita un po' dicendo scherzosamente "si dorme quaggiù?" e poi prende in mano lo scroto e comincia a massaggiarlo dolcemente, per far aumentare lentamente il volume del pene, fino a che gonfiandosi rimane costretto dalle mura metalliche della gabbietta.
"Ma vorrebbe uscire? Vediamo se ce la fa"
Spostando la sua mano sul mio fondoschiena, toglie lentamente il dildo infilato nel retto, io emetto un mugugno che si trasforma in terrore quando vedo che ne impugna un altro di dimensioni quasi doppie: mettendo sopra una abbondante dose di lubrificante, inizia a premerlo contro il mio buchino che inizia a cedere, per poi bloccarsi a metà tragitto.
- Lasciati andare se no è peggio!
Inizio ad emettere degli urli soffocati mentre lui continua a premere per farlo entrare, sento bruciare tutto, mi sembra che mi stia squarciando ma lui continua spingendo e schiaffeggiando le chiappe per togliere la tensione dei miei muscoli. Ancora un'altra spinta  poi un'altra e finalmente entra tutto, con l'altra mano mi asciuga le lacrime che mi sono scese sul viso.
- Ci vediamo stasera!
Si alza ed esce dalla stanza, mentre io inizio a urlare, urla soffocate da quello che ho in bocca, urla che si trasformano in pianto una volta che la luce si spegne e la sala piomba nell'oscurità.
Sento solo un leggero odore di mimosa, alzo il volto e volo col pensiero a quel mazzetto di fiori, e ancora per qualche attimo perdo la percezione del tempo e dello spazio.

Storie di femminilizzazione forzata by Valentina Rossi Cornell, 9 marzo 2022

2 commenti:

  1. Molto sensuale: mi fa bagnare l'idea di essere violata, abusata e poi abbandonata al buio con polsi e caviglie bloccati ed entrambi i buchi pieni... Bravissima!

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    1. Grazie, scusa per il ritardo nella risposta.
      Si, è un'idea bellissima, un po' difficile che si realizzi, però è sempre bello sognare :-*

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