FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

martedì 15 giugno 2021

Uno strano colloquio

 Femminilizzazione forzata intro: ...quando tutte le fortune sembrano arriderti...

- Buongiorno, è qui per il colloquio?
- Si mi avevano detto di presentarmi per le ore 10.
- Bene! Il Signore prima di lei ha disdetto, quindi la posso fare già accomodare.
- Ok, va bene.
- Mi segua.


Seguo la ragazza nel lungo corridoio che parte dalla hall e prosegue passando dal ristorante alle camere della servitù; ci fermiamo davanti ad una porta, c'è scritto un semplice 18B, il numero della Camera, dal lato sinistro i numeri terminano con la A.

- Prego si accomodi!

Entro e dietro un tavolo sono seduti due signori sulla cinquantina, e alla loro sinistra un grande specchio ovale.

- Lei è venuto qui per il lavoro giusto?
- Si, per il colloquio, spero di piacere e riuscire a lavorare per voi.
- Firmi qui, è per la privacy.


Firmo e riconsegno il foglio, il signore a sinistra esclama un - Bene, bene!
E poi alzandosi, costeggia la tavola e si posiziona dietro di me, mettendomi le mani sulla schiena.

- Sei già dei nostri, la nostra società aveva individuato due soggetti, ma uno si è tirato indietro, complimenti.
- Grazie, sono contentissimo.
- Adesso spogliati e indossa la divisa.


Mi giro e lo guardo in faccia, mentre ha un sorriso a 32 denti, guardo sul tavolo dove sta indicando il dito e vedo comparire un completino con top e gonna extra mini, di colore rosa lucido.

Rimango a bocca aperta, strabuzzando gli occhi.

- Io dovrei mettermi cosa? No, no , non se ne parla.
-Hai firmato il contratto, non puoi tirarti indietro.
- Quale contratto? Non ho firmato niente.
- Ed invece eccolo!


E mi mostra il modulo che ho firmato precedentemente, che con l'inganno mi aveva detto fosse il modulo della privacy.

- Dai, veloce che di la ti aspettano!
- Chi?


Lo dico mentre mi abbassa pantaloni e mutande, che mi sfila dopo avermi tolto le scarpe; poi mi infila questa minigonna cortissima che non riesce a coprire il mio membro in erezione che sbuca appena sotto la gonna, poi il top elastico, un paio di collant nere 8 denari e un paio di tacchi 12 azzurre.

Non faccio neanche in tempo a dirle qualcosa che apre la porta e dandomi uno spintone, mi fa entrare in questo locale, pieno di una quindicina di uomini, tutti in piedi, che si fissano a guardarmi.
Io non riesco a dire nulla, divento solo rosso dalla vergogna, quando un uomo brizzolato si avvicina a me e mi dice: 

- Tieni questi depliant e distribuiscili su tutti i tavolini, poi resta di fianco a me .

Eseguo, meccanicamente, col mio membro in erezione che man mano si affloscia, anche perché molti uomini ridono e mi guardano passandosi la lingua sulle labbra.

Finito il mio compito sono di fianco al Signore brizzolato, lui prende parola ed esordisce così:

- Qui di fianco a me vedete un ragazzo con un abbigliamento un po' inusuale, ha insistito per vestirsi con questi indumenti, ha firmato un contratto che lo legherà a noi per un biennio, ogni giorno sarà sempre più femminile, e al termine della transizione sarà una stupenda ragazza.

Io rimango esterrefatto da quello che sta dicendo: "femminile?" "biennio?" "diventare una ragazza?", non voglio crederci e mi allontano dal tavolo dirigendomi verso la porta d'ingresso, ostruita da due ragazzi che si piazzano davanti all'uscio.

"Sono in trappola" sussurro dentro di me, mentre un ragazzo mi prende la mano destra e me la infila nei suoi pantaloni, costringendomi a toccarglielo.

Prima reazione di schifo, però lui con la sua mano destra, mi accarezza la pancia andando su e giù con delicatezza e di rimando con le dita inizio a tastare il suo prepuzio, spostarlo, giocherellare col glande e cominciare a stringerlo per sentirlo pulsare.

A questo punto lui si slaccia i pantaloni, ed abbassa mutande e jeans, costringendomi ad abbassarmi ed a prenderlo in bocca.

Io non oppongo resistenza, delicatamente con la lingua vengo a contatto con la sua estremità, c'è una piccola scossa, un attimo di pausa e poi avanzo facendolo scivolare sulle pareti interne delle mie guance, con la lingua che si muove a destra e a sinistra fino a toccare lo scroto, mentre il suo glande mi arriva fino alla gola.
Sono in preda ad un'eccitazione crescente ed inizio a succhiarlo con veemenza, quando il Signore brizzolato, ad alta voce esclama:

- Vedete? Questo ragazzo è stato vestito con un abito succinto, ed è bastato dirgli che era sotto contratto, "falsamente", che in meno di dieci minuti si è trasformato in un succhiacazzi.

Mi blocco! Mi si ferma il respiro! Non posso credere a quello che ho appena sentito. Me lo tiro fuori immediatamente dalla bocca ed inizio ad avere conati di vomito come se dovessi espellere chissà cosa.

Il Signore brizzolato si avvicina a me, mi guarda e mi dice:

- Non puoi nascondere quello che sei, ormai lo hanno visto tutti. O rimani con noi, o la tua vita è rovinata.

Non rispondo, le mie mani si posano sui suoi jeans, slacciano il bottone, li abbassano, come con le mutande e il suo grosso membro mi finisce dritto in gola.

Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd – 15 giugno 2021

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