FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

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martedì 8 dicembre 2020

L'OGGETTO DIMENTICATO

Femminilizzazione forzata intro: ... Per fortuna sono ancora en-femme? O no?

Sono appena arrivata nel parcheggio di casa, guardo verso il cancelletto d'ingresso, ci sono tre ragazzi che stanno parlando, mi sale un groppo alla gola: sono ancora en-femme e non mi va di passargli davanti e raccogliere le loro risatine stupide.

Rimetto in moto e faccio un altro giro dell'isolato, dieci minuti ed ora la strada è libera, parcheggio, spengo la macchina e scendo: il rumore dei tacchi sugli autobloccanti, devo stare attenta a non sprofondarci dentro, due giri di chiave ed entro nel vialetto, altri due giri di chiave ed entro in casa, chiudo la porta e mi appoggio al muro; un grosso respiro di sollievo, anche questa serata è andata: dopo essere stata truccata dalla tipa del dressing service l'ho accompagnata ad una festa e sono tornata a casa così, primo viaggio en-femme, un'altra emozione da mettere nel cassetto dei ricordi, quelli belli.

Però non ho voglia di struccarmi e mi sdraio sul divano a guardarmi un po' di televisione, bicchiere con Cola e patatine. Dopo qualche sorso noto che sul bordo è rimasto un po' di rossetto ed allora cerco un fazzolettino nella borsa per toglierlo: l'altra volta è uscito il bicchiere sporco dalla lavastoviglie e non me n'ero accorta, e poi qualche giorno dopo, quando ho invitato amici per cena, stavo per fare una figuraccia.

Metto la mano smaltata distrattamente nella borsa e sento qualcosa che non mi aspetto: lo afferro e tirandolo fuori noto con sorpresa che è il portafoglio di Mery, la tipa del Service.

Le mando un messaggio, dopo qualche minuto mi chiama: "Ciao Trish, potresti portarmelo qui dove sono? Ah! Una domanda: sei ancora en-femme?"

"Si, ok. Ma perché lo chiedi?"

"Tranquilla a dopo".

Appende, mi lascia a bocca aperta, nel viaggio mi faccio un mucchio di paranoie, sono agitata, immagino già cosa potrebbe succedere, arrivo, suono il campanello, entro, Mery mi presenta alle sue due amiche, Karol e Kerrie. "Ci stavamo annoiando un po', rimani qui?"

"Ok, va bene."

Faccio per spostarmi verso di loro, ma Mery mi dice in tono grave "togliti la maglietta e sdraiati faccia in su davanti al divano".

Eseguo, mi batte forte il cuore, non so cosa vogliono fare, anzi si, Mery lo spiega alla due ragazze nei minimi particolari, penso che le sta istruendo a diventare mistress: "Karol massaggiagliela con i tuoi piedi e Kerrie infilale le dita dei piedi in bocca e fatteli leccare, Trish qui è brava e servizievole".

Con i due piedi Karol mi alza la gonna ed inizia a massaggiarmi il membro dentro le mutandine di pizzo nero, mentre il piede di Kerrie avvolto nei collant mi entra in bocca, mentre l'altro, sulla fronte, mi tiene ferma la testa.

"Non farla venire, devi solo eccitarla, ecco brava, continua così".

Cinque minuti e sono in preda ad una eccitazione quasi incontrollabile, lei se ne accorge, sorride e prende da una scatola appoggiata sul tavolino a fianco del divano uno strap-on, che indossa.

Me lo punta sul fondoschiena, e mi dice: "questo farà un po' tanto male, non ho il lubrificante!"

"Ma usa il suo!" Ribatte Mery

"Ah già che sciocca" ribatte Karol "masturbati fino a venire Trish"

E mentre sto ancora leccando il piede di Kerrie, inizio a masturbarmi con la mano destra: non ci vuole molto tempo e l'abbondante fiotto di sperma mi finisce sul petto, appena sotto il reggiseno. Avanzando verso di me, Karol struscia lo strap-on sulla mia pancia per lubrificarlo e poi inizia a infilarmelo nell'ano divaricandomi le gambe, mentre Kerrie raccoglie con il piede avvolto nel collant le ultime tracce di sperma e me lo infila nuovamente in bocca.

Lo strap-on entra a fatica e sento bruciarmi tutto il fondoschiena, mentre Karol mi infila quei 15 centimetri fino a stimolarmi la prostata; non riesco a urlare perché sto assaporando il mio liquido spermatico sulla calze di Kerrie.

Continua per un quarto d'ora, andando dentro e fuori, sempre più veloce, il dolore si attenua e mi sale nuovamente l'eccitazione; comincio ad ansimare ed allora Mery, con uno stop perentorio, blocca l'azione di Karol, che indietreggia e inserendomi il dito indice nella fessura dilatata dice: "ecco qua una bella fighetta aperta, ci vuole un regalino"

Sento una cosa fredda entrarmi nel fondoschiena, scivola dentro fino ad un certo punto ma poi si blocca, sembra troppo grande, un colpo secco, lancio un urlo e le lacrime mi rigano il volto, quel grosso plug-in anale mi è entrato tutto dentro e penso che farà fatica ad uscire.

Mi aiutano a rialzarmi e senza proferire parola, mi fissano alla bocca una gag-ball, due cavigliere e due polsiere e le collegano, caviglia con caviglia e polso con polso a delle catene lunghe una ventina di centimetri, che non mi permettono di fare molti movimenti, ma quel tanto che basta per camminare a fatica.

Mostrandomi la chiave dei lucchetti che serrano le catene e la gag-ball, Mery mi dice: "Vai a casa ora, domani mattina vengo a liberarti"

Esco dalla porta, l'aria fredda mi colpisce sul petto nudo, coperto solo dal reggiseno; appoggio la borsetta sopra il tetto della macchina, prendo le chiavi e premo il pulsante del telecomando.

Salgo a fatica sulla macchina mettendo la borsa sul sedile del passeggero, chiudo la portiera e mi metto la cintura: fortunatamente ho il cambio automatico e devo usare solo un piede per accelerare e frenare e posso tenere entrambe le mani sul volante.

Non guardo lo specchietto dietro di me quando parto, so già che sono li a guardarmi mentre mi allontano ridendo a crepapelle e facendosi i complimenti per come mi hanno sottomesso alla grande.

Mentre mi dirigo verso casa penso solo al momento in cui Mery mi verrà a liberare all'indomani, sperando che non faccia la furbata di arrivare verso sera e lasciarmi tutto il giorno in quella penosa situazione.

Sto ancora pensando che quasi non mi accorgo della macchina con i lampeggianti blu ferma a bordo strada.

Giro la testa verso sinistra e un agente mi fa segno di accostare.

 Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd - 8 dicembre 2020

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