FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

sabato 25 febbraio 2023

Primo appuntamento

- Scusa se sono un po' agitato, ma per me è la prima volta!
- La prima volta di cosa? Mai avuto un appuntamento con una trav?
- Ehm, mai avuto un appuntamento con nessuna.
- Non preoccuparti, vedrai che sarà piacevole e divertente.
Lo vedo lontano un miglio che è preoccupato, continua a massaggiarsi il collo tentando di allargarlo, come per cercare più fiato, la sua agitazione è in crescendo, come la sua sudorazione che ha già creato due macchie sotto le ascelle; e a quell'odore io non so, ma mi manda in estasi, mi inebria e devo controllarmi per non uscire dai binari.
Lo invito a sedersi sul divano e poi mi accoccolo di fianco a lui: la mia mano prima gli sfiora il viso, poi va sempre più giù, accarezzando il suo petto e si ferma sull'ultimo bottone della camicia, che comincio a tirarlo fuori dall'asola.
- Puoi continuare tu se vuoi!
Gli sussurro questo perché il suo membro sta esplodendo dentro i pantaloni ed ho paura che riesca a venire ancora prima di iniziare; avevo ragione, si tranquillizza ad inizia a spogliarsi con cura, riponendo sul bracciale del divano camicia, canottiera, jeans e calze, tutte piegate con cura.
È in piedi davanti a me, ancora seduta sul divano, inginocchiata ed adagiata sull'altro bracciolo, con due dita che accarezzano il labbro inferiore, e con la voce che sussurra, dopo aver visto il suo sguardo posarsi sulle mie forme, "anche quelle!"
Diventa paonazzo, vedo che vorrebbe dire qualcosa ma l'imbarazzo è così forte che le parole gli si bloccano in gola; penso che in questo stato non possa durare molto, ed allora mi viene un'idea, che per lui sarà indimenticabile e che potrebbe anche cambiargli la vita.
Lo guardo e sorrido, mentre il suo membro inizia ad afflosciarsi, nel suo volto traspare un velo di tristezza, come se si vergognasse di essere così alla mia mercé; però io lo tranquillizzo subito, mi alzo, mi avvicino a lui e accarezzandogli il volto gli dico: - Tranquillo, sorridevo solo perché mi era venuto in mente un gioco e non so se ti andrebbe di farlo o no.
- Che gioco?
- Ecco... - la mia mano inizia a stuzzicargli un capezzolo, - Mi piacerebbe vestirti e truccarti da donna, ti vedo molto bella sai? -
Se prima era paonazzo, ora penso stia andando a fuoco, farfuglia qualcosa, mentre io continuo ad accarezzarlo, spostando la mia mano verso il basso.
- Solo un gioco prometto, solo noi due e nessuno verrà mai a saperlo!
Vedo che si rilassa, nella sua testa sta già immaginando la situazione e ciò non lo spaventa; penso di aver trovato uno spiraglio, e sono convinta che non ne potrà più fare a meno, come è successo con me.
- Penso che il nome Cristina ti stia benissimo non trovi?
- Si Miss Valentina, non poteva scegliere di meglio.
Dopo essersi seduta sulla sedia davanti alla specchiera del bagno, chiude gli occhi, mentre il pennello si adagia delicatamente sulla sua palpebra.

Storie di femminilizzazione forzata di Valentina Cornell (25feb2023)

martedì 14 febbraio 2023

Buon San Valentino

- Sono per te!

- Ma grazie amore!

Gli do un bacio sulle labbra, non lungo, solo qualche secondo, il tempo di lasciargli delle tracce del mio rossetto viola sulle sue labbra.
Lui sorride, e sorrido anch'io abbassando lo sguardo, mi ha fatto piacere ricevere quella scatola di cioccolatini, diciamo che è la prima volta che qualcuno me li regala non come gesto commerciale, ma per puro amore.

- Questa sera sono tutto tuo! Te lo meriti, e sei uno schianto!
- Mi fai diventare rossa!

Gli accarezzo la guancia, e il mio dito si sposta sulla sue labbra, per togliergli quella traccia di rossetto.

- Inizia a spogliarti, che ho una sorpresa!
- Completamente?
- Certo tesoro!

Lo guardo mentre si toglie i vestiti, un po' goffo lo ammetto, vestiti sparsi qua e là, e quella sensazione di imbarazzo che a me piace tanto, quanto avesse vergogna della sua nudità.
Mi avvicino a lui, gli metto una mano sulla spalla, avvicino le mie labbra alle sue e con l'altra mano inizio a toccarglielo: è già eccitato ma oggi proverà qualcosa di diverso, e spero che gli piacerà.
Mi allontano portandomi vicino alla cassettiera, apro il primo cassetto e tiro fuori una scatola di cartone rosa, mi dirigo verso il letto, trascinandolo ed invitandolo a sedersi. Poi mi inginocchio davanti a lui, lui che pregusta, da uomo, quello che sto per fare, ma io, essendo anche uomo, questa volta voglio fare un'inversione dei ruoli e tiro fuori dalla scatola un paio di autoreggenti rosse.
Dovreste vedere la sua faccia: imbarazzata, paonazza, mentre gli infilo le calze; non dice niente, accetta malgrado questa nuova situazione perché si fida di me, vedo che non gli piace, ma sono sicura che non se ne pentirà.
La seconda calza è infilata, gli prendo la mano e lo invito ad accarezzarsi la gamba, sento un fremito di piacere, lui con gli occhi chiusi immagina di accarezzarmi, mentre in realtà realizza che quelle sensazioni provengono dalle sue gambe.
Le infilo anche delle mutandine di pizzo rosse, con un triangolino largo davanti e una striscetta dietro, che si infila le natiche e poi il reggiseno, un po' stretto, che faccio fatica ad allacciargli.

- Allora come ti senti?
- Strano, non so se mi piace, ma sto iniziando ad eccitarmi!

Tiro fuori allora il rossetto, mi avvicino a lui e me lo applico sulle mie labbra, poi spostandolo verso le sue, glie lo applico con gesti lentissimi, per vedere la sua reazione. Chiude ancora gli occhi, immaginandosi che sia un tenero bacio.

- Sei pronta ora?
- Pronta? A fare cosa?
- Stasera sarai la mia ragazza!

Rimane con la bocca semi aperta, non riesce a dire altro, sente solo i suoi gemiti sempre più forti quando io lo penetro da dietro, gli stessi gemiti che sentiva uscire dalla mia bocca, e che ora escono dalla sua.
Vorrebbe toccarsi, venire, ma glie lo impedisco prendendogli i polsi e continuando fino a che sono io quella che viene dentro di lui.
Ansima, è eccitato: mi sfilo e poi gli do un nuovo bacio intenso, lui si dimentica di tutto e mi stringe forte, mi bacia e mi ribacia ringraziandomi ancora ed ancora.

- Buon San Valentino, Valentina.

Io sorrido, non sono mai stata più felice come ora.