FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

sabato 19 giugno 2021

Vax day

Femminilizzazione forzata intro: ...quando tutte le fortune sembrano arriderti...

Sento l'ago penetrare, il mio naso viene inondato da un odore strano, quasi disinfettante, forse è proprio quello sul cotone che mi ha posizionato sul braccio. Cerotto e l'infermiera mi dice: - Ora vada nella saletta di attesa e aspetti almeno venti minuti. Mi scrive sul foglio 17.40, mi alzo e guardo il cellulare, 17.18: mi incammino nel corridoio, scelgo una sedia libera e mi siedo.

Passati cinque minuti e comincio ad aver caldo, tipo delle scalmane, mi slaccio due bottoni della camicia ed allargo per liberare il collo che è un po' sudato, faccio scendere la mano e il polso tocca il mio petto, anzi non il petto, il mio capezzolo, che è incredibilmente duro ed estremamente sensibile.

Alzo lo sguardo e guardo le altre persone sedute, ma ognuna è intenta a smanettare con il cellulare, così infilo la mano destra nella camicia e vado a toccarlo: col dito indice tocco la sua estremità, ma mi accorgo con le altre dita che c'è un rigonfiamento, cioè, non so come spiegarlo, ecco, mi sembra che il seno si stia gonfiando.

Alzo ancora lo sguardo con la faccia rossa come un peperone per l'imbarazzo, ma nessuno si accorge di quello che mi sta accadendo. Porto la mano sinistra a toccare il seno destro e sento che è aumentato notevolmente e riesco a vedere il capezzolo che si intravede sulla maglietta che ora sembra incredibilmente stretta.

Spaventato, abbasso la mano sotto l'ombelico, facendola scorrere fino ad arrivare al mio membro, ma oltre a non sentire nessuna eccitazione, sento che la sotto è tutto piatto, non c'è più niente. Slaccio i pantaloni e alzo le mutande, solo una fine peluria, che ricopre il nulla; il mio dito va ad esplorare ma incontra solo una parte umida: toccandola sento un fremito che mi parte da lì ed arriva fino alla punta dei capezzoli. Non riesco a resistere e il mio dito insiste ed accarezza le pareti di quel nuovo pertugio: sento una sostanza umida che cola e presa da un'eccitazione crescente ci infilo anche il dito medio mentre con l'altra mano pizzico un capezzolo.

Comincio ad ansimare, sempre più forte, vedo la gente intorno a me che inizia a girarsi, ma invece di fare facce strane, alza la mano e richiama l'infermiere della Croce rossa.

Io continuo più velocemente inserendo anche un terzo dito, ormai non riesco a trattenere le urla, stringo la mammella più forte fino a sentire dolore, ma l'eccitazione aumenta ancora di più, e apro ancora di più le gambe scivolando sul pavimento presa da un orgasmo che non riesco più a controllare.
 
Sento una scossa fortissima, seguita da un'ondata che mi bagna la mano e dalla mia voce che emette un suono innaturale, mentre in lontananza sento una voce che dice: "uno due tre, libera!"

 Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd – 16 giugno 2021

martedì 15 giugno 2021

Uno strano colloquio

 Femminilizzazione forzata intro: ...quando tutte le fortune sembrano arriderti...

- Buongiorno, è qui per il colloquio?
- Si mi avevano detto di presentarmi per le ore 10.
- Bene! Il Signore prima di lei ha disdetto, quindi la posso fare già accomodare.
- Ok, va bene.
- Mi segua.


Seguo la ragazza nel lungo corridoio che parte dalla hall e prosegue passando dal ristorante alle camere della servitù; ci fermiamo davanti ad una porta, c'è scritto un semplice 18B, il numero della Camera, dal lato sinistro i numeri terminano con la A.

- Prego si accomodi!

Entro e dietro un tavolo sono seduti due signori sulla cinquantina, e alla loro sinistra un grande specchio ovale.

- Lei è venuto qui per il lavoro giusto?
- Si, per il colloquio, spero di piacere e riuscire a lavorare per voi.
- Firmi qui, è per la privacy.


Firmo e riconsegno il foglio, il signore a sinistra esclama un - Bene, bene!
E poi alzandosi, costeggia la tavola e si posiziona dietro di me, mettendomi le mani sulla schiena.

- Sei già dei nostri, la nostra società aveva individuato due soggetti, ma uno si è tirato indietro, complimenti.
- Grazie, sono contentissimo.
- Adesso spogliati e indossa la divisa.


Mi giro e lo guardo in faccia, mentre ha un sorriso a 32 denti, guardo sul tavolo dove sta indicando il dito e vedo comparire un completino con top e gonna extra mini, di colore rosa lucido.

Rimango a bocca aperta, strabuzzando gli occhi.

- Io dovrei mettermi cosa? No, no , non se ne parla.
-Hai firmato il contratto, non puoi tirarti indietro.
- Quale contratto? Non ho firmato niente.
- Ed invece eccolo!


E mi mostra il modulo che ho firmato precedentemente, che con l'inganno mi aveva detto fosse il modulo della privacy.

- Dai, veloce che di la ti aspettano!
- Chi?


Lo dico mentre mi abbassa pantaloni e mutande, che mi sfila dopo avermi tolto le scarpe; poi mi infila questa minigonna cortissima che non riesce a coprire il mio membro in erezione che sbuca appena sotto la gonna, poi il top elastico, un paio di collant nere 8 denari e un paio di tacchi 12 azzurre.

Non faccio neanche in tempo a dirle qualcosa che apre la porta e dandomi uno spintone, mi fa entrare in questo locale, pieno di una quindicina di uomini, tutti in piedi, che si fissano a guardarmi.
Io non riesco a dire nulla, divento solo rosso dalla vergogna, quando un uomo brizzolato si avvicina a me e mi dice: 

- Tieni questi depliant e distribuiscili su tutti i tavolini, poi resta di fianco a me .

Eseguo, meccanicamente, col mio membro in erezione che man mano si affloscia, anche perché molti uomini ridono e mi guardano passandosi la lingua sulle labbra.

Finito il mio compito sono di fianco al Signore brizzolato, lui prende parola ed esordisce così:

- Qui di fianco a me vedete un ragazzo con un abbigliamento un po' inusuale, ha insistito per vestirsi con questi indumenti, ha firmato un contratto che lo legherà a noi per un biennio, ogni giorno sarà sempre più femminile, e al termine della transizione sarà una stupenda ragazza.

Io rimango esterrefatto da quello che sta dicendo: "femminile?" "biennio?" "diventare una ragazza?", non voglio crederci e mi allontano dal tavolo dirigendomi verso la porta d'ingresso, ostruita da due ragazzi che si piazzano davanti all'uscio.

"Sono in trappola" sussurro dentro di me, mentre un ragazzo mi prende la mano destra e me la infila nei suoi pantaloni, costringendomi a toccarglielo.

Prima reazione di schifo, però lui con la sua mano destra, mi accarezza la pancia andando su e giù con delicatezza e di rimando con le dita inizio a tastare il suo prepuzio, spostarlo, giocherellare col glande e cominciare a stringerlo per sentirlo pulsare.

A questo punto lui si slaccia i pantaloni, ed abbassa mutande e jeans, costringendomi ad abbassarmi ed a prenderlo in bocca.

Io non oppongo resistenza, delicatamente con la lingua vengo a contatto con la sua estremità, c'è una piccola scossa, un attimo di pausa e poi avanzo facendolo scivolare sulle pareti interne delle mie guance, con la lingua che si muove a destra e a sinistra fino a toccare lo scroto, mentre il suo glande mi arriva fino alla gola.
Sono in preda ad un'eccitazione crescente ed inizio a succhiarlo con veemenza, quando il Signore brizzolato, ad alta voce esclama:

- Vedete? Questo ragazzo è stato vestito con un abito succinto, ed è bastato dirgli che era sotto contratto, "falsamente", che in meno di dieci minuti si è trasformato in un succhiacazzi.

Mi blocco! Mi si ferma il respiro! Non posso credere a quello che ho appena sentito. Me lo tiro fuori immediatamente dalla bocca ed inizio ad avere conati di vomito come se dovessi espellere chissà cosa.

Il Signore brizzolato si avvicina a me, mi guarda e mi dice:

- Non puoi nascondere quello che sei, ormai lo hanno visto tutti. O rimani con noi, o la tua vita è rovinata.

Non rispondo, le mie mani si posano sui suoi jeans, slacciano il bottone, li abbassano, come con le mutande e il suo grosso membro mi finisce dritto in gola.

Storie di femminilizzazione forzata, by Vale84cd – 15 giugno 2021