FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

sabato 23 dicembre 2023

Sorpresa di Natale

Mi presento puntuale all'appuntamento: mi accoglie una donna sui quarant'anni, alta, bellissima, capelli biondi ondulati che le ricadono sulle spalle. Indossa un tubino molto stretto di colore blu, che evidenzia tutte le sue forme, e che forme!

Essendo single, non avendo ahimè più parenti dove andare a festeggiare il Natale, avevo trovato, smanettando su internet un annuncio che recitava così: "Vuoi un Natale diverso dal solito? Con la donna che hai sempre desiderato da noi puoi!"

Poche informazioni, solo un numero di telefono e una mail, un messaggio su whastapp, l'indirizzo, il pagamento dell'anticipo (100€) e il presentarsi in loco alle ore 21.30 del sabato sera.
Jessica, mi spiega che la sveglia sarà data ore 8.00, con l'apertura dei regali e l'inizio della giornata. La mia stanza è al quarto piano, e devo scendere con l'ascensore al piano terra e recarmi nella stanza 5, dalle 7.55, alle 8.00; mi raccomanda che l'orario è importante e non bisogna sgarrare di un minuto.
Ci beviamo un drink, parliamo del più e del meno senza toccare l'argomento sul "cosa succederà domani". Mi dice solo di tagliarmi la barba, per non sembrare babbo Natale. Ridiamo e poi mi congedo, salendo in camera mia.
Nel letto, guardando il soffitto penso a cosa potrà accadere domani: mi immagino già una ragazza seminuda che esce da un pacco enorme, mi salta in braccio, mi bacia e mi augura "Buon Natale". È una cosa sciocca, lo so, ma a me piace fantasticare parecchio.

Sonno agitato come quando ero bambino; mi sveglio verso le 4 del mattino, poi dormiveglia fino alle 7, quando decido di alzarmi, prepararmi, fare una colazione con caffè e biscotti (c'è una macchinetta del caffè nella stanza), farmi la barba, una doccia e mettere il "vestito buono".
Alle 7.56 prendo l'ascensore, piano terra, esco, corridoio, stanza 5, busso, una voce mi dice "avanti!".
Entro e trovo Jessica vestita come un elfo: vestitino verde, collant verdi, scarpe nere. Mi sorride e mi dice "Buon Natale", si avvicina e mi da un bacio sulla guancia, per poi allargare la mano indicandomi l'albero di Natale con sotto dei pacchi numerati.


Mi siedo e inizio a scartare il primo pacco: misura circa 50x50 cm, è una scatola col coperchio, lo apro e sul fondo c'è un piccolo pacco ed una busta: apro la busta che recita così:
- Togliti tutti i vestiti e resta completamente nudo, riponi tutto nello scatolone e poi apri il pacchetto.
Deglutisco e guardo Jessica un po' imbarazzato.
- Se vuoi mi volto?
- No figurati! - Mento, perché sono imbarazzato a mille e il battito cardiaco inizia ad accelerare. Mi spoglio completamente e ripongo tutto con ordine nella scatola.
Mentre Jessica chiude il coperchio e ripone la scatola in un angolo, apro il pacchetto e ci trovo dentro un completino intimo femminile rosso, composto da reggiseno, mutandine e autoreggenti.
Imbarazzato ancora di più guardo Jessica che con un cenno della mano mi dice di indossarli.
Infilo prima le mutandine, col mio coso che entra a fatica ed inizia ad irrigidirsi, poi è la volta del reggiseno, con Jessica che mi aiuta a chiuderlo sul retro e mi regola le spalline; poi le autoreggenti: Jessica mi aiuta ad infilare la prima ed io infilo l'altra sulla seconda gamba.
In ginocchio, con la faccia rossa di vergogna, apro il secondo pacco: qui dentro un vestitino di paillettes color oro e delle scarpe con tacco a spillo sempre di colore oro.
Jessica mi aiuta ad infilare il vestito dall'alto, chiudendo la zip sulla schiena, poi mi aiuta con le scarpe, col piede che scivola all'interno e il laccetto che serra la caviglia.
Sono davanti a lei, che guarda il mio coso che crea un rigonfiamento nel vestito, si mette un dito in bocca e sorride: - Ci pensiamo dopo ok? Ora apri il terzo pacco!
Il terzo pacco è un po' più piccolo, contiene un set di trucchi.
Jessica interviene e mi dice: - Tranquilla, faccio io.
Mi siedo vicino alla specchiera e lei inizia a truccarmi; prima lo smalto rosso sulle dita, poi, il viso, con fondotinta, ombretto, mascara e rossetto. Alla fine mi guardo allo specchio e stento a credere che sono ancora io.
Mi rialzo un po' sbigottita, barcollando un po' con quei tacchi che mi sembrano altissimi, per aprire l'ultimo pacco: contiene una parrucca rossa mossa e una parure di gioielli.
Jessica mi sistema la parrucca, mentre io mi metto la collanina, gli orecchini a clips, un braccialetto e due anelli.
Lei mi guarda compiaciuta ed io voltandomi verso lo specchio, non posso far altro che notare che sono proprio bella vestita così.
- La donna che hai sempre desiderato, non trovi?
A questa frase capisco che quell'annuncio non era rivolto a uomini che cercavano una donna, ma a uomini che volevano "diventare donna per un giorno" per farsi un regalo di Natale.
- Ora però andiamo nel salone principale!
Non dico una parola, la seguo perché sono ancora un po' intontita dagli eventi, e sto ancora realizzando che sto camminando coi tacchi e sono vestita da donna.
Entro nel salone e mi trovo davanti ad una cinquantina di persone con gli occhi tutti rivolti verso di me. Sembrano tutte coppie, Jessica si allontana e va a parlare con alcune persone in fondo alla sala.
Mentre la seguo con lo sguardo si avvicina una coppia: - Ciao come ti chiami? - Io rimango con la bocca aperta perché non ho pensato a nessun nome femminile con cui possa chiamarmi.
I due capiscono il mio imbarazzo e mi dicono: - Ciao Antonella! Sei bellissima lo sai?
Io sorrido imbarazzata mentre il signore mi appoggia una mano sulla coscia per poi salire fino al sedere e stringerlo, mentre la donna appoggia la sua mano sul mio coso, facendolo indurire ancora un po'.
- Veramente un bel fisico, lo ammetto, non ci avrei giurato.
- Anche il suo coso non è troppo grosso, non ci vorrà molto per mandarlo a nanna.
Io li guardo stralunata come a chiedermi se si sono accorti di aver parlato ad alta voce davanti a me.
Mentre iniziano a ridere e scherzare sul mio coso, a dir loro imbarazzante, ritorna Jessica, che chiede alla coppia: - Allora cosa ve ne pare?
La donna risponde: - Ottimo prodotto come sempre, la teniamo fino a Capodanno, poi te la riportiamo qui, magari ancora più bella.
- Ma cosa? - Non faccio tempo a dire altro che l'uomo mi mette una mano davanti alla bocca e sussurrarmi: - Da ora in poi potrai parlare solo quando Giulia ti darà il permesso! D'accordo?
Faccio di si con la testa, mentre l'uomo mi prende la mano e mi conduce verso il corridoio di uscita. 
Mi volto per l'ultima volta e vedo in lontananza Jessica; non sono sicuro, ma potrei giurare che sul suo volto ci sia un sorriso.

Racconto di Valentina Cornell, 23 dicembre 2023