FEMINIZED STORIE vol.2

FEMINIZED STORIES vol.2

Ed eccolo qui! Il nuovo libro della Vale. - (clicca sulla scritta sopra per leggere l'articolo) - Ancora una raccolta di racconti sulla ...

domenica 8 ottobre 2023

Sopresa nel camper

Una cena in compagnia, una bella chiacchierata, tre persone, tre mondi differenti con qualcosa in comune. Una volta usciti dal locale si fa una passeggiata, si parla del più e del meno, dei problemi di famiglia, dei sogni che si vorrebbero realizzare e del proprio io.

C'è affiatamento, complicità, facciamo un giro e poi andiamo nel camper parcheggiato in un luogo un po' appartato, tre bicchieri, un amaro per concludere la serata, un brindisi, gli occhi che luccicano, le mani che scivolano sulle mie autoreggenti.
Mi piace essere accarezzata, questo non lo nego, è una cosa che mi da eccitazione: solitamente chiudo gli occhi, faccio un bel sospiro e mi lascio trasportare dalle mie emozioni. 
La gonna che si sfila, le mani che mi toccano, le mie che rispondono; in men che non si dica siamo tre corpi avvinghiati, seminudi, uno scambio di calore, di emozione, di sospiri e di gioia. 
La complicità tra una trav e una donna però è qualcosa di più, più mentale, fatta di sguardi, di carezze, di baci al rallentatore, e l'uomo che è al nostro fianco si sente quasi escluso, un corpo estraneo, uno spettatore non pagante.
Ci guardiamo in faccia, abbozziamo un mezzo sorriso, un cenno di intesa tra donne e interrompiamo il nostro rapporto, fissandolo con un sorriso malizioso.
"Cosa avete intenzione di fare?"
"Vogliamo farti partecipare sciocchino!"
Lui non capisce, in questi casi il maschio capisce solo una cosa, e rimane in imbarazzo quando mi sfilo un'autoreggente e inizio ad infilargliela sulla sua gamba.
È imbarazzato, ma lascia fare, il suo membro sembra apprezzare, anche quando viene coperto dalle mie mutandine di pizzo.
"Le senti come sono calde?"
È una cosa senza senso, ma sono quelle cose che fanno eccitare un maschio.
"Però ora dobbiamo truccarti, solo ad una donna è concesso di giocare con noi."
Cambio di emozioni, da eccitazione a sorpresa, il fondotinta nasconde il rosso del suo volto, ora l'unica cosa rossa è il rossetto che massaggia le sue labbra, l'ombretto coi brillantini che risalta nella notte, la parrucca bionda lunga e lo smalto sulle mani, anch'esso rosso.
"Tu soffia che così si asciuga prima"
Come imbambolato soffia, mentre noi cerchiamo un paio di scarpe e un vestito adatto.
Gli infiliamo un reggiseno push-up e un vestitino nero verde dalla testa, non essendo molto lungo, gli arriva sulle cosce, lasciando intravedere il pizzo delle autoreggenti, aggiungendo sensualità a quella donna che sta nascendo in lui.

Un paio di sandaletti neri, tacco sei, per permettergli una camminata leggera e poi giù dal camper, per fare una passeggiata nel parcheggio illuminato da due lampioni.
È in imbarazzo, lo si vede lontano un miglio, e noi facciamo di tutto per metterlo a disagio ancora di più, camminiamo al suo fianco, una mano sulla coscia, stringendo di tanto in tanto i suoi glutei. 
Vorrebbe che passassimo a sfiorargli il davanti, ma no, stasera sei donna, e il tuo pipo deve rimanere a riposo, almeno per qualche ora.
Cammina leggiadra, forse per le mutandine che si infilano delle natiche, forse per il fruscio dei nylon sulla sua pelle, dice che non si è mai sentito bene come prima d'ora.
Un abbraccio, un bacio con la lingua, le nostre labbra vengono a contatto, fanno fatica a staccarsi, le sue mani che affondano nelle mie natiche, le stringono, mi fanno sussultare, il mio membro che si gonfia a contatto col suo, che si gonfia adesso.
"Posso?"
"Non oggi!"
Un filo di delusione, ma i miei occhi dicono tutto. Non sono una facile, mi dovrai conquistare. E quando lo farai sarò perdutamente tua.

Racconti di femminilizzazione forzata, 8 ottobre 2023, Valentina Cornell